L’osteopatia non è una prestazione sanitaria detraibile: truffe sempre in agguato per i pazienti

L’osteopatia non è ad oggi riconosciuta in Italia come prestazione sanitaria. Alcune considerazioni che ogni paziente dovrebbe sempre fare prima di scegliere da chi farsi curare.

Sono sempre di più gli italiani che richiedono prestazioni osteopatiche, spesso suggerite anche dai medici: un fenomeno curioso dal momento che l’osteopatia, come altre medicine non convenzionali (l’omeopatia, l’agopuntura ecc…) non avendo trovato alcun riscontro e alcuna conferma scientifica, non è ad oggi riconosciuta in Italia come prestazione sanitaria.
Proprio per questa ragione per i pazienti che usufruiscono di prestazioni osteopatiche non è possibile portare in detrazione le spese sostenute, a meno che ad eseguire i trattamenti non sia un medico o un fisioterapista, quindi dei professionisti sanitari (si rimanda al link in fondo all’articolo per la circolare dell’Agenzia delle Entrate).
Disciplina efficace o meno (ma questo è un altro problema… la questione rimane ancora allo stato attuale controversa in attesa di future scoperte scientifiche) rimane il fatto che deve essere eseguita da un operatore già laureato in medicina o in fisioterapia; viceversa si prefigura il reato di abuso di professione e la prestazione non può essere detratta.
Per cui in guardia cari pazienti: se decidete comunque di rivolgervi ad un osteopata accertatevi sempre che sia in possesso di un titolo di laurea o titolo equivalente e, buona prassi seppur non obbligatoria, che sia iscritto all’AIFi o allo SPIF (le principali associazioni di categoria).
Purtroppo in assenza di un Albo (è triste dirlo ma è bene ricordarlo) bisogna affidarsi alla buona fede del professionista e all’attenzione del paziente nello scegliere in che mani ci si affida.

Detraibilità spese osteopatia

Dott. Ft. OMT Antonello Viceconti

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